Extra Moenia
I Fuori Collana

Eliana e Nemo Canetta

Storia della Grande Guerra in Valtellina e Valchiavenna

Vol I - Le premesse: 1815-1915


Euro 00.00 - IL VOLUME E' ESAURITO
Pag. 384
Formato 24x17
Interamente a colori su carta patinata 135 gr.
170 immagini b/n e colori, 90 mappe e schizzi b/n e colori
Copertina plastificata opaca a doppia bandella
Brossura cucita filo refe

ISBN10 88 - 89660-07-4
ISBN13 978 - 88 - 89660-07-2

Indice
Pagina degli sponsor

Il volume

L'idea di affrontare questo tema specifico è nata durante le numerose escursioni degli autori in Valtellina, alla ricerca di strade e trincee risalenti alla Grande Guerra. È risultato infatti subito evidente come, nella già non troppo numerosa letteratura sul primo conflitto mondiale in Lombardia, mancasse finanche una visione d'insieme dell'area geografica corrispondente all'attuale provincia di Sondrio. Area che, se non vide grandi combattimenti, era tuttavia strategicamente fondamentale se non altro per la temuta violazione della neutralità elvetica; infatti la Valtellina, già prima del 1915, venne fortificata e divenne sede di due battaglioni alpini: il Tirano ed il Morbegno.
La mancanza di pubblicistica risultò ancora più eclatante agli autori quando iniziarono a frequentare gli Archivi storici dell'Esercito a Roma. Qui vennero alla luce mappe e diari storici, circolari e piani operativi pressoché ignorati od almeno dimenticati. Ma, con l'ampliarsi delle ricerche (furono visitati numerosi archivi, musei e biblioteche da Roma a Milano, ma pure a Coira, Berna, Innsbruck e Vienna) divenne indispensabile inquadrare le vicende della Grande guerra nella storia politico-militare della Valtellina e Valchiavenna dal 1815 all'inizio del primo conflitto mondiale. Infatti appare evidente come già nei tre conflitti risorgimentali gli avversari avessero chiaramente indicato talune direttrici operative che furono poi quelle utilizzate (o temute) negli anni della Grande Guerra.
Pertanto il I volume affronta, partendo dalla costruzione della strada militare dello Stelvio, la presenza militare italiana in provincia di Sondrio, con il relativo sistema difensivo e di fortificazioni, ed in parallelo la presenza asburgica ai confini delle Retiche, nonché l'organizzazione difensiva svizzera a garanzia della propria neutralità, ben poco nota e relativamente poco descritta nelle opere italiane. Si chiude infine con il fondamentale periodo di febbrile preparazione del conflitto da parte di Cadorna e dei suoi collaboratori, inquadrando la Valtellina e la Valchiavenna nel più ampio panorama dello schieramento del III Corpo d'Armata dallo Stelvio al Garda prima e in quello complessivo italiano poi, e affrontando, con i diari storici dei battaglioni Tirano e Valtellina, le vicende riguardanti i primissimi giorni del conflitto.
Proprio da questi diari storici ampliati da altri documenti, anche di origine austriaca, prenderà le mosse, nell'autunno del 2009, il secondo volume, che tratterà gli avvenimenti dal 1915 al 1919.

Gli autori

Da oltre 30 anni, Eliana e Nemo Canetta costituiscono una delle coppie più affiatate dell'escursionismo italiano. Escursionismo da loro interpretato via via sempre più in chiave di scoperta naturalistica, culturale e storica della realtà delle montagne.
Nemo Canetta è stato uno dei tre fondatori e poi direttore del Museo della Valmalenco, contribuendo, con Eliana ed altri, a realizzare, anche materialmente, l'Alta Via della Valmalenco, primo percorso “in quota” a vocazione culturale delle Alpi Italiane. Attualmente dirige il Museo Etnografico Tiranese, interessandosi, in particolare, del recupero di Forte Sertoli.
Autori o co-autori di oltre 45 libri e pubblicazioni, senza contare i numerosissimi articoli, di carattere escursionistico, naturalistico e storico, sono organizzatori di eventi culturali, estensori di progetti per musei e di studi per la valorizzazione del patrimonio storico-naturalistico per svariate istituzioni e comunità locali, prevalentemente valtellinesi e retiche.
Assieme coltivano anche la passione dei viaggi, il che li ha portati a fare escursionism'o dallAtlante marocchino all'Islanda, dai Carpazi all'Olimpo. In questi ultimi anni, sempre con questa vocazione verso l'inusuale, stanno esplorando l'immensa estensione della Federazione Russa: Caucaso, Siberia ed Altai, Urali, Volga, Yakuzia e Polo del Freddo