Memento audere semper
Memorie di guerra

Paolo Caccia Dominioni

Alpino alla Macchia

Cronache di latitanza 1943-45


Euro 25.00
Pag. 336
Formato 21x15
66 disegni e 7 cartine al tratto dell’autore e 2 documenti
Copertina plastificata opaca a doppia bandella
Brossura cucita filo refe


ISBN 88 - 89660-11-2
EAN 978 - 88 - 89660-11-9

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Il volume

8 Settembre 1943: nella confusione generale, aggravata dalla vile assenza di direttive superiori, solo l'onore, l'orgoglio del veterano e la fede nella Patria possono fungere da indicatori delle decisioni da prendere.
E il Maggiore Paolo Caccia Dominioni, ingegnere, architetto e reduce di tre guerre, intraprende, assieme ad alcuni fedelissimi, l'unica strada che ritiene compatibile con il giuramento prestato: diviene "ribelle" e si dà alla macchia, animando e comandando la sezione nervianese della 106a Brigata Garibaldi e in seguito, come Capo di Stato Maggiore del CVL - Corpo Volontari Libertà, organizza e amministra l'intero apparato partigiano in Lombardia.
In parallelo alla narrazione delle azioni di guerriglia e propaganda, e alle vicissitudini personali (arrestato e detenuto due volte, la prima volta torturato) l'incisiva ed elegante prosa del poliedrico autore restituisce vivida ed immutata la cupa, desolante e terrificante atmosfera dell'epoca, con le notizie di morte, tortura, deportazione, scomparsa di parenti, amici, commilitoni. Di pari passo si assiste alla maturazione degli ideali e al progressivo disincanto del combattente di fronte agli eccessi e al tradimento dei valori della Resistenza, già in atto nell'ultimo scorcio di guerra.
Non a caso il presente volume, nella sua edizione originale, ha visto la luce ad oltre 30 anni dai fatti, nell'estremo tentativo di dare testimonianza del ruolo dei militari e della classe dirigente di allora nel movimento di Resistenza, e di rendere loro giustizia, a voluta confutazione del ridimensionamento del ruolo delle formazioni partigiane non comuniste nella vulgata propagandata dalla cultura egemone negli anni '70. Si trovano infatti riprodotti documenti e dati inconfutabili che pongono in crisi ogni tentativo di monopolizzare la storia della Resistenza, a partire dal numero stesso dei combattenti, per finire con le uccisioni di membri delle fazioni avverse operate da partigiani che intendevano iniziare una nuova guerra civile.
A complemento del testo, oltre 70 tra schizzi, mappe e disegni al tratto nell'inconfondibile stile dell'autore impreziosiscono il volume ed illustrano azioni, scorci e figure dei protagonisti. Un utile indice analitico permette di rintracciare le centinaia di personaggi citati nel testo, per la maggior parte patrioti (partigiani non combattenti) che aiutarono o nascosero l'autore ed i suoi sodàli.

L'autore

Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo (1896-1992), ingegnere, architetto, artista, scrittore e Soldato. Tenente del Genio nella Prima Guerra Mondiale e nella Campagna di Libia, Capitano in Africa Orientale e Maggiore comandante del XXXI Btg. Guastatori nella Seconda Guerra Mondiale, Capo di Stato Maggiore del C.V.L. Lombardo nella Resistenza.
Decorato di Medaglia d'Argento al V.M., due Medaglie di Bronzo al V.M., Croce al V.M., quattro Croci al Merito di Guerra, Croce di Ferro tedesca di II Classe, due Encomi Solenni, Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito alla memoria; due ferite di guerra.
Nel dopoguerra progetta e realizza il Sacrario a Q.33 di El Alamein, recuperando in quattordici anni oltre 3.000 salme di caduti italiani, tedeschi ed alleati, insieme ad un suo vecchio sottoposto del XXXI Btg. Guastatori, Renato Chiodini.
Tra le sue numerose opere: Takfir (1946), Alamein 1932-1962 (1962, Premio Bancarella), 1915-1919 (1965), Ascari K7 (1966), Le 300 ore a Nord di Qattara (1972), Alpino alla Macchia (I ed. 1977), La frana del San Matteo (1983), Amhara (1937 e 2006), I Ragazzi della Folgore (1956 e 2007), questi ultimi due per i tipi delle Edizioni Libreria Militare.