Mai come in quest'ultimo periodo l'intensificarsi di casi di aggressioni violente, che hanno coinvolto privati cittadini, membri delle forze dell'ordine e persino militari,
rende attuale la problematica e complessa tematica della legittima difesa.
Numerosi sono gli interrogativi che usualmente si pone chi, per scelta, per lavoro o per professione, intende prepararsi a rispondere ad una eventuale quanto si spera remota necessità:
È legittimo difendersi da una aggressione? In qualunque modo e a qualunque condizione? La difesa potrebbe, in alcuni casi, trasformarsi in offesa? Chi pratica arti marziali e le impiega per difendersi
rischia di vedersi contestare un'aggravante? Può difendersi anche chi per professione è normalmente esposto al pericolo per la propria incolumità fisica? E per i militari ha senso parlare di legittima difesa?
Il presente volume risponde, in modo chiaro ed esauriente, a tutte queste domande, attraverso l'esame non soltanto della attuale normativa penale e della giurisprudenza più recente, ma anche di numerosi casi pratici,
esplicitando e sottolineando i punti controversi, individuando e spiegando gli errori più consueti e sfatando molti luoghi comuni o errate convinzioni.
In tal modo si forniscono delle linee guida di comportamento generalmente valide sia per i normali cittadini che acquistano un'arma per difesa personale o abitativa, ovvero che si trovino nella necessità
di doversi difendere senza armi o impiegando strumenti estemporanei, sia per alcune specifiche categorie professionali, siano esse coinvolte per lavoro in episodi che possano configurare la legittima difesa
(membri delle Forze dell'Ordine e delle Polizie Locali, Pubblici Ufficiali, Guardie Particolari Giurate, addetti alla sicurezza e militari in operazioni dentro o fuori i confini nazionali) o si trovino a dover giudicare o tutelare
legalmente chi la invochi.
A questi ultimi, magistrati e penalisti, è soprattutto dedicata la prima parte che analizza nel dettaglio i meccanismi della reazione umana all'aggressione, nell''ottica di spiegare il comportamento
e le decisioni della vittima, prese sovente in frazioni di secondo in situazioni di estremo stress, per una necessaria contestualizzazione ed una corretta interpretazione degli episodi in esame,
sempre imprescindibili in un'aula di giustizia, come ci ricorda severamente il dott. Edoardo Mori nella partecipata prefazione al volume.
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